Lettori fissi

giovedì 30 luglio 2015

Ne vale la pena.

 Questa è stata una delle mie vittorie più grandi se non la più grande in assoluto da quando ho deciso che non voglio la malattia nella mia vita. Per quanto faccia paura è indispensabile, perché se mi tiro indietro dalla paura allora non arriverò mai alla meta e non scoprirò mai se ne sarà valsa la pena. Tutta la sofferenza, il dolore, sono necessari ma saremo ripagate di tutto ne sono convinta.

Oggi ho mangiato un gelato, quello che mi faceva paura, che fino ad un secondo prima avevo pensato di non mangiare, rimandavo e rimandavo, e sapevo che sarebbero finiti e io non lo avrei mangiato. 
Nella mia testa c'era un susseguirsi delle possibili opzioni, ma non riuscivo a scegliere... Alla fine mi sono detta che mi andava il gelato, che me lo meritavo nonostante le voci mi continuassero a rimproverare, e soprattutto mi sono convinta che non mi avrebbe fatta ingrassare dieci chili di colpo, mi sono diretta verso il freezer e ho scelto quello che volevo: il cono cinque stelle. 
È stata dura, ancora adesso ho i sensi di colpa, ma li sto ignorando perché ho mille altri motivi per cui essere felice, perché l'ho fatto per me, ma l'ho fatto anche per la persona a cui tengo di più, lei lo sa e sa che l'ho fatto grazie a lei. 
Devo essere fiera di me perché sto vincendo le mie paure, e mi sento sostenuta, soprattutto dopo quello che è successo ieri al centro, cerco di non dilungarmi troppo ma voglio raccontarvi tutto, perché ieri è stata una delle giornate, la prima in cui ho sentito che è un aiuto veramente. 

Ho parlato con la dietista, sto prendendo sempre più confidenza con lei, mi fido ed è molto gentile, si vede che ci tiene che tutte noi stiamo bene, mi ha anche detto che aveva notato che dopo un po' che andiamo li siamo più luminose.
Sono riuscita per la prima volta a buttare fuori tutto ciò che volevo dire, tutto il mio dolore. 
Dovete sapere che da quando vivo questa situazione ho vari problemi; che mi portano ad essere sempre stanca, continui capogiri, vitamina D al limite, quando inesistente, problemi soprattutto all'intestino, che mi condizionano veramente tantissimo. Ho fatto le analisi e adesso aspetto il responso, voglio capire da cosa deriva e soprattutto se la causa è un'intolleranza alimentare oltre che la restrizione che ha fatto il suo ruolo. 

Non ne ho mai parlato qui, ma questa cosa mi condiziona tantissimo ed è molto molto comune nei DCA. Il mio intestino non funziona più, e per questo io mi sento sempre gonfia, quando non vado in bagno mi vedo davvero subito grassa. Lo psichiatra mi ha spiegato che è comunissimo, che a molte ragazze succede e fanno anche un uso smodato di lassativi per questo! 

Mi sono sfogata, ho parlato con dietista e psichiatra insieme, ho espresso la mia volontà di capire perché stessi così male, questa cosa mi condiziona troppo con il cibo. Mi hanno tutti e due rassicurata moltissimo, per una volta non mi sono sentita sottovalutata, come ha fatto il medico di base sottovalutando tantissimo la situazione. Ora vedremo di che si tratta, ma soprattutto mi hanno rassicurata anche su un'altra cosa, quella che io chiamo "pelle flaccida". Io la confondo con il grasso, perciò questo mi porta a restringere, invece mi hanno spiegato che è pelle VUOTA, vuota e denutrita, lo sapevo anch'io, ma forse non ho mai voluto vederlo, lo confondevo con il grasso, e lo psichiatra mi ha spiegato che anche un'altra ragazza aveva questo stesso ragionamento, ma ora che ha preso peso si vede addirittura più magra, perché la pelle si è riempita, ed è così che devo fare io, devo prendere quel peso che mi serve che mi piaccia o no. 

Abbiamo parlato molto, ma se vi dicessi tutto non finirei più, le cose più importanti sono state queste! 
Sto continuando col diario alimentare, la dietista mi ha detto che devo aumentare il pane e fare anche merende più sostanziose, perché nonostante tutte le mie paure, tutti i sensi di colpa, ho addirittura perso peso rispetto alla scorsa volta, vi giuro che non potevo crederci. 
Ho perso anche mezzo centimetro nelle mie odiate cosce, che io vedevo il doppio ma che non sono mai cambiare da quando sono lì nonostante le fluttuazioni di peso. 
Questo mi ha dato davvero forza, perché ancora non mi abituo all'idea, ma il mio obiettivo è prendere peso, sto perdendo ancora muscoli...
Non riesco ancora a realizzare di dover aumentare, ma adesso vedo tutto in modo completamente diverso, e spero che non cambi, spero che non sia una fase perché non mi sono mai impegnata così! 
So che se continuo, continuo sempre ne varrà la pena. 
Il mio metabolismo si sta risvegliando, e spero davvero che stavolta non sia stata "fortuna" spero davvero che si stai riprendendo, io continuo perché è l'unica cosa da fare! 

Un'altra cosa che volevo dirvi è che poi hanno voluto conoscere mio padre, gli hanno aperto un po' gli occhi ma non so quanto abbia aiuto, lui pensa sia una cosa fisica e non ha idea di cosa sia un DCA, ma spero lo abbia capito meglio... Devo anche fare una cosa insieme a lui, qualsiasi cosa anche banale ma ho questo compito, non so se ci riuscirò, ci proverò, anche se non mi sento capita. 

Domani ho anche una cena, a casa mia... Organizziamo tutto e verranno degli amici, tra cui una mia amica a cui sono legata ma che viene solo in estate, spero di non sentirmi troppo giudicata e in imbarazzo, perché sono a conoscenza del problema, ma io mangerò senza preoccupazioni, e la cosa incredibile è che oggi ho mangiato quel gelato, nonostante io mangi il pane e nonostante questa cena, se mi guardo indietro non so come sia possibile, so solo che il sostegno mi ha salvata, il sostegno dell'unica persona che mi può capire davvero, nel senso ontologico del termine. 

Vi lascio con questa foto, voglio ricordare questo momento. Vi mando un bacio, e vi ricordo che i momenti duri, durissimi ci sono, io stessa anche se non l'ho detto ho fatto dei pensieri malati, non immaginate quanto... Ho dovuto lottare ogni giorno contro la mai testa ma si deve continuare sempre, e trarre il meglio dai quei momenti. 

Ne varrà la pena. 






mercoledì 15 luglio 2015

Fa paura, è rischioso...Ma fino in fondo ci sto andando davvero.

Fa un caldo allucinante, vi scrivo mentre sono spalmata sul letto sperando che arrivi un filo d'aria.
Sono tre giorni che mi alzo alle 6:30, la voragine che mi si crea dentro lo stomaco e il mio corpo che urla per essere nutrito mi impediscono di dormire di più, poi se ci si mette anche il caldo diciamo che non è proprio l'ideale. So che mi sveglio così presto perché sono ancora denutrita, è proprio uno dei sintomi ed è molto comune, ma volevo dirvi che non sto mollando, non ho mangiato meno anzi non so dove sto trovando la forza per andare avanti.

Voglio aggiornarvi un po', nello scorso post vi avevo parlato del fatto che come obiettivo avevo mangiare almeno una fetta di pane normale la sera e prendere l'integratore. Ebbene, da quando l'ho scritto l'ho fatto TUTTI i giorni, non c'è stato un giorno in cui ho ceduto e non ho preso uno dei due. Mi stupisco di me stessa davvero, le paure ci sono, la malattia urla e mi rimprovera. Non vi nego che psicologicamente sto avendo molti crolli, le vocine urlano.

Ma non ho mai ceduto.

Il pane è davvero il mio più grande terrore, considerate che andavo in crisi per 15-20 grammi di pane quando provavo a mangiarlo prima di trovare questa forza. Una volta ho addirittura pianto, e ho detto tutto. Vi dico solo che ora ne sto mangiando una fetta tutte le sere, e non la sto neanche pesando, ma non vi immaginate una fetta da 30 grammi, perché sono sicuramente di più forse il doppio, chi lo sa.
Eppure non ho versato neanche una lacrima, sto davvero contrastando le voci con motivazioni più forti e razionali, giuro che non mi sono mai impegnata così! Mai!

Le ragioni che mi fanno andare avanti ci sono per fortuna, mi sto impegnando così perché non voglio vivere per sempre a dieta e mantenermi con un basso apporto calorico, voglio poter mangiare sano, ma completo, senza programmi e buchi della fame che non sempre possono essere soddisfatti ( sarà mai possibile?!) altra cosa molto importante voglio tornare ad avere organi funzionanti, in particolare l'intestino distrutto che ho. Voglio sentirmi in forze, e mi spinge il fatto che alla visita potrò sfogarmi se sarò lievitata di colpo! Non so se capite questo ragionamento, ma sono più tranquilla perché me lo ha detto la nutrizionista, e lo psichiatra ha detto che posso anche incazzarmi ( scusate, ha detto testuali parole, è un soggetto particolare!) se dovessi lievitare seguendo le sue indicazioni insomma, intendeva questo. Questo mi spingeva davvero, anche perché sto facendo il solito diario alimentare, e di mentire non me la sento, sono due mesi che vado li, solo se esco dalla zona di sicurezza e ci provo davvero posso vedere se riesco a mantenermi, se in questa settimana una fetta di pane e l'integratore mi faranno ingrassare come credo. Se non ingrassassi in queste due settimane sarebbe davvero un sogno, io ci spero, ma non so se sia possibile. Ho sempre paura che il filo che mi tiene a galla si spezzi, non immaginate quanti pensieri malati mi scattano, quanto vorrei ridurre questo corpo a brandelli, quanto proprio non vorrei un corpo da quanto vorrei essere invisibile; ma sono stanca, STANCA.

Per la questione integratore... Anche questo lo sto prendendo ogni giorno, fino ad ora prendevo uno che ha 200 calorie, sono ipercalorici ma anche iperproteici, considerate che questa bottiglietta era da 200 ml. E si, mi faceva tanta paura, calorie liquide= calorie inutili, non è vero cibo pensavo. Adesso ne sto prendendo uno da 125 ml, ed ha 300 CALORIE. La cosa che mi faceva andare avanti è il fatto che comunque non sono calorie come se mangiassi una torta al cioccolato, sono calorie diverse, che servono solo a darmi energia e dicono che siano "già assimilate".
La paura si fa forte perché mangio anche il pane, e perché penso sempre che io con un BMI al limite del normopeso non posso ingrassare. A volte mi è venuta rabbia, perché vogliono farmi ingrassare?! Io non ho bisogno di quei chili, mi è tornato anche il ciclo! E sapere che lo assumono ragazze molto più magre di me mi fa venire ancora più paura, perché so che di solito si fa in sotto peso grave.

Ma poi recupero la ragione penso che io sono denutrita, che non c'è peso per essere denutrita e che sono malata quanto loro. Non so come faccio a fare pensieri razionali a volte, ma io lo so, so che sto male e che ho bisogno di riprendermi!

La mia immagine non è delle migliori, ho anche resistito a non pesarmi (!!!) non so come sto facendo davvero, non lo so. Sto facendo grande esercizio di autocontrollo perché so che se solo mi lascio andare un secondo rovino tutto, ritorno alle vecchie abitudini e anche peggio.
Ho anche paura di sviluppare un altro disturbo per guarire, è molto comune: si tratta solo di sostituire il tipo di controllo. Molte persone sviluppano l'ortoressia, che altro non è che l'anoressia stessa, ma il controllo maniacale è sul cibo sano. Molte persone diventato addirittura vegane o vegetariane, ma non per motivi etici, bensì per avere una "scusa" per controllare tutto ed evitare certi alimenti. Semplicemente per trovare un modo più "socialmente accettabile" di controllare tutto della propria alimentazione, in questo modo ci si sente "meno malate" guarite a metà. Si ha ancora quel controllo maniacale, ma ci si può giustificare dicendo che si vuol solo mangiare sano, peccato che sia una malattia al pari dell'anoressia e di qualsiasi altro DCA.
A questo si accompagna la fissa per l'attività fisica, mi sto accorgendo che è facile caderci. ( Voi che ne pensate?)

Non dico che svilupperò questo disturbo, anzi sto andando avanti per la mia strada come ho detto, nonostante mi ritrovo in faccia tutti i giorni piccole cose che mi fanno venir voglia di mollare tutto.
Certo, mi accorgo che ad esempio mangio sempre meno cose confezionate, cerco sempre le alternative più sane, mi sento meno in colpa. Ma fortunatamente è ancora una cosa innocente e blanda, non voglio arrivare a demonizzare ogni cosa che metto in bocca. Io infatti sono sempre stata della politica che non esiste cibo sano e non sano, tutto dipende dal contesto, questo spiega anche perché non sono arrivata mai a limiti esagerati e squilibrati persino nella restrizione, forse per questo hanno fiducia in me.

Ma io sono comunque affetta da un disturbo alimentare, sono comunque malata, e la prossima volta cercherò di parlare riguardo ad un possibile piano.
Adesso sto andando avanti con tutte le forze, ma ho bisogno di un supporto, da sola non posso uscirne, mi sentirei giustificata a tornare indietro.

La persona che mi sta dando più forza e che mi sta più vicina è Sybil, lo dico sempre ma lo ribadisco, io senza di lei non saprei letteralmente come farei, e questo percorso lo sto dedicando anche a lei, e a tutte voi. Lei mi ha aiutata  più dei medici, mi ha dato quella spinta che mi mancava, è sempre strano da descrivere, ma lei mi ha aperto gli occhi, è l'unica che sa come sto realmente. Posso dire che oltre alla mia vita tra le ragioni per cui andare avanti c'è lei! Glielo devo. Facendolo anche per lei mi sento .più forte, mi aiuta tantissimo a ricordarmi il mio obiettivo, ed è un farsi del bene a vicenda,

È difficilissimo ragazze, non vi nego che a volte ho paura, tanta. L'unico modo per guarire è affrontare tutto, anche quando mi vedo enorme, anche quando mi sento materialmente ingrassata, ed è una sensazione orribile. Spero ne varrà la pena, sono sicura che ne vale la pena, ma devo sopportare tutto, so che ci saranno momenti no, per ora mi sorprendo di come sto riuscendo a reagire.

Vi lascio  ragazze, vi mando un bacio! Grazie di cuore per il vostro sostegno... È importantissimo per me, leggere che credete così in me è una spinta ad andare avanti.




venerdì 10 luglio 2015

Fino in fondo.

Sono giorni che cerco di scrivere un post decente, oltre al contenuto la cosa che mi mette in crisi è anche il titolo però mi piace metterlo, racchiude tutto. Anche nel contenuto non so mai come organizzarmi, più che altro perché ogni giorno mi sento diversamente e capitano cose sconnesse le une dalle altre, il mio umore cambia continuamente e ogni giorno devo lottare con le mie contraddizioni ma sento il bisogno di raccontare qualcosa per cui scrivo.

Partiamo dalla questione centro, ci sono andata l'altro ieri e prima di raccontare com'è andata vi spiego un po' com'è andata questa settimana di 'libertà' che mi avevano dato. Un po' per paura, un po' per i blocchi, un po' perché purtroppo a volte non mi sento pronta a lasciare la malattia e mi sembra di non arrivare mai non ho fatto grossi cambiamenti in questa settimana, benché la volontà ci fosse e benché ci abbia provato, infatti dei piccoli cambiamenti li avevo fatti ma non erano abbastanza. Sono andata li quasi senza speranze, come ho detto nonostante mi ripeto ogni giorno che vale la pena provare e migliorarsi, che vale la pena non identificarsi con la malattia, che non ha senso peggiorare non riesco mai a fare quel passo in più, mi sento spaesata.

 Se non ho una montagna da scalare, qualcosa da inseguire che faccio della mia vita? E' questo pensiero che mi porta sempre a tornare sui miei passi, a non uscire dalla 'zona di sicurezza', a volte mi piacerebbe guarire, ma guarire un po' a metà, un piede all'inferno e uno in paradiso. Stare bene ma tenersi sempre quello spazio dentro di te, in cui poterti rifugiare, quel posto che sempre inferno è, ma è un inferno rassicurante.
Se ci penso realizzo che non è possibile 'guarire a metà', perché di fatto non sarei guarita.

Ero in balia di questo pensiero mentre stavo andando al centro, poi in quella sala d'attesa mi sono messa a riflettere; Cosa ci faccio io qui? Quanto tempo sto perdendo e quanto ne perderò ancora se almeno non ci provo? e mentre pensavo questo mi stavo convincendo che se non ci ero riuscita questa settimana non dovevo rinunciare a provarci, a fare quel passo oltre. 
Quando sono entrata c'erano sia lo psichiatra che la nutrizionista. Lei ha visto il mio diario, e anche lui lo stava guardando soffermandosi sulle sensazioni che avevo scritto. La nutrizionista ha notato che era sempre restrittivo, mi ha ribadito il pane la sera, poi mi ha pesata ed il peso era stabile. Per me questa era una rassicurazione, ho il terrore di ingrassare anche cosi! Lo psichiatra mi ha fatto notare che sarebbe meglio se mi mantenessi con un'alimentazione giusta, anche se avrebbe potuto portare ad un aumento, perché sarebbe stato giusto. Poi mi ha fatto delle domande, e mi ha detto di scrivere quello che mi dice la vocina, i rimproveri che mi fa e anche se non hanno senso per me devo scriverlo.
La nutrizionista poi mi ha fatto il discorso che così è distruttivo, che anche se non sono ad un sottopeso da rischiare la vita un aumento di peso sarebbe funzionale, mi ha anche prescritto un integratore, quelli super calorici che si danno in caso di malnutrizione, e questo mi ha scioccata un po', perché io non mi vedo affatto sottopeso. Però che ho denutrito il mio corpo lo so, per quello non c'è peso, si può anche essere normopeso e addirittura sovrappeso per essere denutriti. Per questo ho messo a tacere quella voce, e ho deciso di prenderlo. Inoltre serve anche ad allargare lo stomaco, perché saziandomi con quantità più ridotte, appena mangio di più mi gonfio come un  pallone, e penso sono piena=ho mangiato troppo, e da li partono i sensi di colpa.
Ammetto che mi ha fatto paura, ma oggi l'ho preso ed il gusto non è neanche male...!

Qui arrivo al succo del post, volevo scriverlo soprattutto per darmi motivazione. Non solo ho preso l'integratore, ma ieri dopo non so quanto ho mangiato UNA FETTA DI PANE, A CENA! 
Finora avevo sempre mangiato qualche piccola galletta, qualche crackers o i wasa integrali... ed in quantità esigue! Mi sembravano insormontabili pure quelli, ma visto che prima non ne mangiavo proprio carboidrati a cena  mi era stato d'aiuto per reinserirne un minimo.
La cosa è stata molto sofferta ma anche molto improvvisa ed è andata più o meno così, all'inizio ero proprio convinta di non mangiarlo, di mangiare qualche sostituto più leggero... Avevo mille pensieri in testa, "Che faccio? Continuo a stare nella mia zona di sicurezza cosi tra due settimane alla visita potrò anche essere scesa però comunque faccio vedere che un po' mi impegno?" Ero nel pallone... poi però ha prevalso la coscienza che ha parlato, e mi sono detta " No, adesso mangio quel cavolo di pane, che è mille volte più buono di quella roba che ritengo più sicura, mi sento debole e non devo costringere il mio corpo a bruciarsi i muscoli, quella fetta che non mangio adesso la dovrò scontare dopo con la fame"

Così alla fine ho deciso, siamo in ballo, ormai balliamo! Infatti è ciò che continuerò a fare per queste due settimane che mi separano dalla visita, inutile soffermarmi sui sensi di colpa e su quanto mi vedo grassa, vedrò come va qualsiasi cosa la dirò alla nutrizionista devo convincermi che non posso ingrassare con una fetta di pane o due a cena, perché punto a mangiare sempre più completo, e anche agli altri pasti! Per ora mi do questo obiettivo, se sarò lievitata chiederò spiegazioni! ( Potrei anche accettare di dover prendere tre chili, ma non con un apporto calorico che rimane restrittivo nonostante l'aggiunta del pane!)
E' molto difficile ma stavolta è diverso dalle altre, voglio fare questa prova, io stasera mangio il pane e cosi per altre due settimane, nonostante il pensiero mi faccia venire il magone, le altre volte avrei già mollato, stavolta no altrimenti è un continuo mordersi la coda e non guarirò mai.

Ho parlato troppo come sempre e vi avevo avvertite che i miei post non hanno logica, ma questo era troppo importante per non essere scritto, perché è la prima volta che vado in fondo, da quando ho avuto la ricaduta. Il  bello è che andrei avanti ancora per ore, e probabilmente mi contraddirrei ad ogni frase, ma stavolta devo andare fino in fondo, devo sopportare i pensieri malati.

Vi abbraccio tutte fortissimo!
<3

giovedì 2 luglio 2015

"Il maggiordomo interiore"

Questa espressione mi ha colpita molto, mi è stata detta dalla dietista proprio ieri che sono andata al centro. La volta scorsa avevamo concordato con la nutrizionista che mi sarebbe stato dato lo schema alimentare ed io ne ero convintissima! Ieri, arrivata li dopo una lunga attesa come sempre, entra anche mia madre con me. Per prima cosa mi ha chiesto come andasse in generale e come mi vedessi, io le ho detto che sono riuscita ad andare a due compleanni e che mi sono gestita abbastanza bene con il cibo, anche se poi mi sono sentita in colpa. Lei è stata molto contenta, mi ha detto che è stata una sfida e che sono stata brava, mi ha fatto tutto un discorso sul fatto che devo cogliere le occasioni.
Poi mi ha pesata, fortunatamente di spalle, così non sapevo il peso ed è stato un bene. Sento sicuramente che il peso stavolta sia più alto, perché innanzitutto l'ultima volta era mattina quando mi ha pesata la nutrizionista, poi perché essendo andata alle feste e avendo mangiato più liberamente anche se solo liquidi e gonfiore sulla bilancia il peso sarà salito, ma io non lo so e va bene così.

Ora torniamo al maggiordomo interiore, vi spiego meglio! Dopo aver parlato ha visto un po' gli scorsi diari alimentari che avevo riempito, e mi ha ribadito come sempre il pane la sera, facendomi il solito discorso che prendiamo il glicogeno da pasta, pane, patate, cereali ecc... e che è indispensabile anche di sera, visto che il corpo lavora e quel pane che non ho mangiato me lo farà scontare dopo. Ad un certo punto, dopo essere uscita dallo studio  e essersi consultata con la nutrizionista rientra e mi dice che più che darmi uno schema dobbiamo lavorare sulla libertà, che io sono già avanti, che ho le basi e avere uno schema sarebbe come mettere un "gesso", in effetti è vero, io le ho le basi perché nella mia restrizione sono stata abbastanza equilibrata... ma al mio corpo non basta, anche se mi ostino a pensare di poter vivere così a volte, so che devo fare pasti più completi, in modo tale da avere le energie giuste e non dover resistere alla fame. Devo ritrovare il maggiordomo interiore, che mi da le giuste porzioni, come prima della malattia, ma sinceramente io non me lo ricordo. Ricordo solo che mangiavo quando mi andava e quello che mi andava, cosa impensabile ora, non so voi ma io il mio maggiordomo l'ho licenziato da un pezzo.
All'inizio non l'ho presa affatto bene, mi sono sentita completamente spaesata, come faccio io che sono influenzata dalla malattia a saper assecondarmi? Come faccio a sapere la giusta porzione? Sì, in teoria so tutto, come immagino anche tutte voi, so tutto di alimentazione ormai, forse per questo che mi sono gestita abbastanza anche nella restrizione. Ma come faccio a metterle in pratica? Pensavo che uno schema stampato nero su bianco mi avesse potuto aiutare, mi si è anche innescato il ragionamento "non sono abbastanza  malata neanche per avere uno schema!" mi sono sentita spaesata, e con mia grande sorpresa poi non sono neanche scoppiata a piangere, a martellarmi il cervello pensando di non essere malata, l'ho sentita anche come una negazione d'aiuto, ma alla fine ho colto il senso di quello che voleva dirmi la dietista.

Ha ragione in fondo, avere uno schema sarebbe limitante, sarebbe sostituire un controllo all'altro e quando non potrei rispettarlo impazzirei, e forse non mi andrebbe neanche bene e mi lamenterei comunque, allora ho deciso di provarci, perché in teoria so tutto quello che dovrei fare, la parte difficile sarà la pratica. Quindi, cerco davvero di andare avanti e fare quello che devo fare, perché non mi sentirò mai dire quello che voglio farmi sentir dire, io intanto ci provo davvero perché così non posso ancora tirare avanti per molto, devo incrementare un po' tutto. Grazie come sempre al supporto indispensabile di Sybil che mi ha anche spiegato com'era il suo piano e mi ha fatto capire gli svantaggi ho una visone diversa, ormai lo dico in ogni post, ma senza di lei non ce la farei! E' impegnatissima ma mi da sempre attenzione, e voglio provarci per lei, perché grazie a lei ho colto l'aspetto positivo di questa mia "libertà"e che mi da una ragione per farcela.

Le paure ci sono, ho paura che tutta questa fiducia che mi danno non me la meriti, perché comunque sono influenzata dalla parte malata! Ho paura anche che con questa libertà io restringa, ma avendo il diario alimentare mi sarà più facile impegnarmi, perché devo essere sincera su ciò che mangio, e una possibilità me la voglio dare, penso che mi aiuteranno se vedono che non ce la faccio, dovrebbe essere scontato ma a volte mi sembra di essere presa un po' alla leggera rispetto ad altre a cui dopo una settimana che sono li danno uno schema, mentre io ci vado dal sei maggio e mi sembra di non aver concretizzato niente se non i progressi che ho fatto in certe situazioni da sola e con l'aiuto di Cecilia. Dovevo dirlo, mi dispiace ma è quello che sento, ma vado avanti, le ragioni per lottare le ho!

Questa è più o meno la situazione, chissà se questo "maggiordomo" sarà affidabile dopo che l'ho licenziato brutalmente. Volevo condividerlo qui! La notte rifletto molto, di notte mi sembra tutto superabile o quasi, mi dico domani mangio completo e salutare, mangio il pane e anche i dolci nelle giuste quantità, seguo il senso di sazietà e do al mio corpo tutto quello che gli serve, e mentre faccio queste riflessioni ci credo, perché sono stremata dopo essere andata a dormire senza essermi saziata completamente e sento i muscoli doloranti, non riesco a dormire. Il mattino poi è più difficile, ma mi sto impegnando, sembrerà una cavolata ma ho fatto merenda con latte e biscotti, anche se erano quelli leggeri e ormai o non sento la fame (o faccio finta di non sentirla?) o ho dei vuoti allucinanti in questi giorni e se non mangio subito e ho tutto pronto rischierei di abbuffarmi! Ma come ho detto passo dopo passo ci provo, sento una grossa responsabilità, davvero grandissima.

Ora vi lascio, vi abbraccio tutte forte! <3 Grazie ad ognuna di voi. mi sento a casa qui. Vi lascio anche una domanda, secondo voi è possibile  ritrovare il nostro maggiordomo interiore?