Lettori fissi

domenica 25 ottobre 2015

Il fascino del perdere peso.

Le 9:20 di mattina, sono stanca ma non riesco a dormire per i troppi pensieri.
In questo periodo il tempo, la voglia di scrivere mi mancano. Ma qualcosa devo pur scrivere altrimenti scoppio.
Senza troppi giri di parole: sto male. Sto male perché il pensiero della magrezza e della restrizione mi assillano ancora, il pensiero di annullarmi mi assilla ancora, la paura di ingrassare all'infinito mi assilla ancora, se già mi faccio schifo ora come farei con altro peso in più?
Mercoledì sono andata al centro, e nonostante la cosa che temevo di più non si è verificata non riesco a stare tranquilla, sono rimasta stabile ma fatico a crederci. Mi viene solo da piangere, non ce la faccio davvero più. Dovrei essere felice di aver mantenuto il peso (anche se non ci credo molto) ed invece non ci riesco, non oggi. In certi giorni sono davvero determinata a farcela, mi sforzo di andarmi bene così perché questo peso mi consente di vivere e devo vivere il mio corpo come dice la dietista, ma a volte non ce la faccio.
Penso solo a questi fianchi enormi che sono cresciuti e non ne ho il coraggio, non riesco ad essere serena, e mi chiedo perché la malattia si attacchi alla magrezza, perché proprio la magrezza.
Mentre scrivo qualche lacrima mi è venuta, e vorrei solo spegnere il cervello e addormentarmi per tutto il giorno.
Oggi non ce la faccio ad essere forte, nonostante non abbia ristretto niente, io non so davvero che fare. I pensieri malati mi stanno invadendo e mi sento in bilico, io non voglio cadere di nuovo dopo così tanta fatica, non voglio riziare tutto per l'ennesima volta.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il compleanno a cui sono andata ieri, mi faceva piacere andarci e non ho trovato nessuna scusa, ho accettato subito perché sono molto legata a questa ragazza e non la vedo mai.
Ma mentre mi vestivo quella vista di quei fianchi, di quelle gambe, mi faceva impazzire.
Fatico ad abituarmi, quando non li avevo lo davo per scontato, ora ho fatto la scoperta che dei fianchi li ho anche io. Forse solo chi ha un disturbo alimentare pretende di non averne, ma è più forte di me, mi fanno ribrezzo e vorrei strapparmeli via.
Nonostante tutto vado al compleanno, per il cibo ci hanno servito loro e non era a buffet, ci sono stati prima una sorta di antipasti e potevi scegliere tu cosa prendere e poi ci hanno portato del salmone che non ho mangiato, una lasagna e poi la torta.
Mi sono sentita SPORCA, quel cibo era pesantissimo, unto, il solo pensiero di averlo ingerito mi fa sentire sporca.
Mai mangiate cose così pesanti e artefatte, la torta sembrava presa al supermercato e la lasagna strabordava di olio ed era pesantissima, mai mangiata una cosa del genere, solo a pensarci ho i brividi. Gli antipasti erano meglio ma comunque non sono riuscita ad essere serena.

Già per questi pensieri stavo male, ma comunque cercavo di distrarmi, ma poi mi sono sorpresa di quanto sia ancora debole di fronte a certe situazioni. C'era una ragazza che conosco magrissima per costituzione, le tipiche persone che mangiano due piatti di pasta, il secondo e il dolce e non ingrassano, magrissime da una vita. Fin qui niente di strano, sono abituata ad essere circondata da persone così e me ne faccio una ragione. Il problema è sorto quando questa ragazza ha detto di essere stata male, a causa della mononucleosi aveva mangiato meno del solito e ha chiesto alle sue amiche de avesse perso peso perché aveva perso un chilo. Lì mi è scattato qualcosa, vedere quelle gambe mi disturbava, e mi ha fatto pensare a quando pesavo più di cinque chili in meno di ora, sebbene io ci pensi praticamente SEMPRE.
C'è qualcosa di affascinante nel perdere peso, fondamentalmente è questo che mi ha disturbata, il fatto che qualcuno DIMAGRISCA, non la sua magrezza in se. Le persone già magre di solito non mi fanno nessun effetto, io vorrei tornare ad essere come ero IO, non mi interessa degli altri, rivoglio solo l'effetto di come mi faceva sentire perdere peso.
Quando qualcuno dice "ho perso un chilo" mi chiedo come possano essere indifferenti, per me c'è qualcosa di magico e affascinante in tutto ciò, penso sarà così per sempre. Perdere peso mi permette di non pensare, di anestetizzarmi, di sentirmi meno uno schifo.
Quella frase "ho perso un chilo", quella stupida frase è riuscita a farmi scatenare dentro una serie di pensieri assurdi. Vorrei tanto perderlo io, e perdere all'infinto, magari non mi vedrei neanche, ma lo vorrei solo per il gusto del perdere peso in se, per quello che mi fa provare, e insieme a quei chili vorrei perdere tutto il peso che mi porto dentro.
Perché non è facile per niente non restringere dopo aver provato queste sensazioni, accettare il fatto che devo avere un corpo normale e questo significa anche avere delle forme.
Al tempo stesso tutta questa situazione mi sembra ridicola, qualche notte fa ho improvissamente pensato alla morte, e questo mi ha angosciata perché ho realizzato che un giorno tutto questo schifo che sto passando non sarà contato un cazzo, che in un attimo tutto finirà e che senso ha avuto passare tutto ciò?
Il fatto che io pensi SOLO a questo, solo al cibo mi ha angosciata da morire. Mi sento in trappola, ne ho fatto la mia vita, e come mi ha detto Sybil quando realizzi di avere qualcosa ne fai la tua ragione di vita ed è finita per tutto ciò che c'era di normale prima.

Tutto quello che ho detto non ha senso, ma è stato un minimo liberatorio, vorrei solo che questa giornata finisse ora.

Vi abbraccio e grazie di essere sempre qui.

lunedì 5 ottobre 2015

La libertà di scegliere.

Oggi non sono andata a scuola, sono a letto con l'influenza... Mi sento un rottame.
Mi sento anche in colpa e non capisco perché, forse perché anche quando non mi reggevo davvero in piedi io ero lì.

Ma so che ho fatto la cosa giusta a restare a casa e ne approfitto per parlare un po' con voi. Avrei tante cose da dire, da quando ho scritto l'ultima volta sono successe tante cose, è stato sempre un crescendo di difficoltà ma ho intrapreso questo percorso, e non sono mai stata così costante. Sono maturata, sono cresciuta, ho capito che devo farlo per me, ma davvero stavolta.
Ne sono successe tante...

Ho raggiunto i 50. 

Ancora non lo realizzo bene, penso che sia la fase più difficile di tutte. Io ho un rapporto davvero strano con questo numero, io penso che sia un peso normalissimo, giusto... Ma sarà proprio questa normalità che mi spaventa? Penso proprio di sì.
Il mio corpo cambia di giorno in giorno, quasi tutti i jeans che prima mi stavano larghi ora mi stanno aderenti, ed è brutto dirlo ma sembra che ci scoppi dentro, io ero dimagrita appunto perché non volevo che si ripetesse questa situazione, e invece...
Infondo ho preso tre chili.
 Le forme mi fanno paura, mi fanno sentire ingombrante. Mi sentivo protetta quando un anno fa mi sentivo leggera quando camminavo, protetta nel mio sciarpone di lana arancio che mi sembrava più grande di me.

Non avrei MAI immaginato che dopo aver visto il 50 e anche qualche etto in più non sarei tornata indietro, mai. Non dico che non ci pensi, perché ho davvero paura... Ho paura di aumentare per sempre e tornare a 65 chili,
Quando a scuola mangio il mio panino, mi chiedo davvero se io me lo posso permettere come i miei compagni, e mi rispondo di sì. Poi le paure tornano. Ma io non torno indietro, stavolta no. NON VOGLIO STARE A DIETA A VITA.

In queste settimane ho mangiato pizza, compleanni, panini a scuola... E quando sono andata al centro mercoledì avevo preso tre etti, ma mi hanno detto che conta da mantenimento, anche perché avevo mangiato prima... Questo mi ha dato davvero fiducia. Io non avrei mai pensato che fosse possibile mantenermi mangiando così, ma evidentemente è perché mi avvicino al mio peso. Secondo lo psichiatra dovrei ancora stabilizzarmi, io in realtà vorrei restare così, perché non so fino a quanto potrei sopportare ancora.
Io so che non posso controllare il mio corpo, so che aumenterò lo stesso... Ma il mio corpo deve farmelo capire, voglio che stia dalla mia parte, che mi faccia capire qual è il peso giusto per me e che si fermi.

Non vi nego che anche se non ho intaccato la mia alimentazione ho passato giorni di veri e propri crolli psicologici, ma andare al centro mi ha aiutata. Ho la visita dopodomani, ma non riesco ad essere tranquilla, perché penso sia solo un caso non essere aumentata troppo l'altra volta sebbene avessi mangiato la pizza due giorni di fila e avessi avuto un compleanno.
Sabato ne ho avuto un altro, e penso che sia stata la vera prova di quanto sono cambiata.
Di solito io non faccio mai il bis, prendo il mio piatto una volta e basta, e non riesco ad alzarmi due volte o più. Anche se gli altri lo fanno, al massimo vado con qualcuno, ma da sola mai... Figuriamoci!
E invece ieri l'ho fatto per bene DUE VOLTE, mi sono alzata da quella fottuta sedia e sono andata a prendere le patatine, perché le avevano messe dopo e io non le mangio mai, e sì le volevo. Mi sono alzata e ho cercato di non pensare a come avrebbero osservato gli altri le mie gambe, a cosa avrebbero pensato, a cosa avrebbero detto, perchè questo è il MIO percorso, e se pensano che sto ingrassando non me ne può fregare di meno.
Io so che ho ancora TANTA strada da fare, forse durerà una vita.
E poi arrivano i dolci, volevo fermarmi a quel profiterole super calorico, ma no io volevo assaggiare anche la torta, e l'ho fatto DA SOLA. Mi sono alzata anche stavolta, anche stavolta non curante del fatto che avrebbero pensato che fossi un'ingorda, perché io mi sono negata le cose per due anni, e se me le nego anche adesso finisco per abbuffarmi lo so.

Anche io ho il LIBERO ARBITRIO.

Sapete, ho scoperto che ho il potere di decidere per me, le diete le lascio a loro. A loro che mi fanno impazzire ogni volta che nominano una cazzo di dieta, perché sono talmente stupide che non si ammaleranno mai, e invece io prima mi sono ammalata e poi ho fatto una dieta, se così si può chiamare.
Mi fanno impazzire perché mi riempiono il cervello di quelle convinzioni ERRATE, e io vorrei urlare, urlare urlare e basta. Vi giuro che è deleterio e pesante sentirle, e per fortuna la compagna che sta facendo la fame per dimagrire non è più nella mia classe, viene soltanto a ricreazione, ma ogni volta le vorrei urlare contro, è più forte di me. E no, non provo nessuna compassione perché è una persona STUPIDA e IGNORANTE, perché è quel tipo di persona che non si ammalerà mai, è chiaro dal suo atteggiamento.

E nulla, io continuo lo stesso.
Avevo tante cose da dire ma penso che queste siano le più importanti.
Un'altra novità che può sembrare una cavolata è che finalmente ce l'ho fatta e che mi sono iscritta a Facebook, senza un motivo preciso, forse per avere più contatto col mondo. E ho messo da parte le mie paure, anche se sono sempre lì. Chissà che non ne esca qualcosa di buono.

Incrocio le dita per la visita di mercoledì, io ho bisogno di speranza, mi nutro di quella e voglio comunicarla a tutte voi.

Vi abbraccio forte forte.