Non voglio farmi troppe illusioni, altrimenti va a finire che rimango delusa.
Una cosa però è certa, quest'anno per me significa molti cambiamenti e ho paura. Ho paura di non riuscire a finire la scuola in condizioni psicofisiche decenti, visto quello che è successo recentemente e di cui vi parlerò tra poco. Ho paura del dopo, io vorrei andare fuori all'università. Ad ogni persona che mi chiede io rispondo di voler continuare con le lingue, di voler fare interpretariato. Ma allo stesso tempo ho un sacco di dubbi. Ho persino pensato che se fallissi il test a settembre, andrei a studiare scienze dell'alimentazione (ahahah). E non so se sono condizionata dal mio disturbo, non so se è più un tentativo di salvare me stessa, di conoscere da vicino ciò che mi distrugge. Fatto sta che mi è venuta questa malsana idea, e sembra appassionarmi più delle lingue che erano la mia certezza. So che può sembrare da pazzi masochisti, io stessa ho molti dubbi. Però allo stesso tempo c'è qualcosa che mi affascina così tanto, studiare i processi del corpo, come sono fatti gli alimenti, avere una conoscenza scientifica e consapevole, poter aiutare altre persone. Questo mi affascina moltissimo. Mi diverto un sacco a fare le ricerche sugli alimenti, compro cose che sono considerate strane e cerco di convincere i miei famigliari che sono buone.
Scusate, mi vergogno molto di aver detto questa cosa e non so nemmeno perché visto che ho aperto il blog proprio per parlare a vanvera e dare sfogo ai miei deliri. Per ora chiudo qua questo argomento, mi mette ansia pensare al mio futuro ora.
Passo ad aggiornarvi su alcune cose a cui accennavo prima. Penso che farò dei punti così da non essere troppo dispersiva come al solito.
• Situazione scuola: Dall'ultima volta che ho scritto è stato sempre più difficile. Non parlo dei voti o del rendimento scolastico perché NON SO davvero come cavolo faccia ma non ho fatto danni da quel punto di vista. Ma parlo proprio della fatica a stare lì, emotiva e fisica. Gli attacchi di panico sono stati all'ordine del giorno, e mi facevano stare davvero malissimo. Ne ho parlato anche con lo psichiatra, ma di questo parlerò in un altro punto. Non ho mai fatto così fatica, per quanto vi possa spiegare come mi sono sentita non riuscirò mai a rendere l'idea. Gli ultimi giorni li ho passati a piangere, senza dire niente a nessuno. E nessuno che si accorgesse. Quando è arrivato l'ultimo giorno è stato un sollievo non indifferente, ma mi sono portata gli strascichi di malessere per tutti i primi giorni di vacanza. Gli sbandamenti continui, lo stato confusionale... Giorni interi passati così. Lo stato confusionale sta diventando un problema, quando parlavo con gli altri ero in uno stato di derealizzazione e non riuscivo proprio a connettere col cervello ed inserirmi bene nella realtà. In conclusione: HO SERIAMENTE PAURA DI TORNARE IN QUEL POSTO.
• Vita sociale: Diciamo che qui ho fatto parecchi passi avanti. La maggior parte di questi giorni di vacanza sono uscita, anche in quello stato psicofisico in cui mi trovavo. Complice il fatto che con le persone con cui sono uscita mi trovassi meglio rispetto ad altre, complice il fatto che mi ero imposta di uscire lo stesso perché tanto erano giorni che stavo così l'ho fatto. Sono uscita più in questi giorni che nell'ultimo anno probabilmente. Un giorno in particolare ho fatto davvero fatica, tenevo l'equilibrio a fatica anche da seduta e dopo essermi costretta a ingerire più zuccheri mi sono sentita meglio.
Più che essere riuscita a distarmi ho provato solo una grande soddisfazione personale.
• Natale/Capodanno: Il Natale l'ho passato in famiglia, tutto sommato è stato abbastanza tranquillo. Il Capodanno invece l'ho passato a casa, con mia sorella e i miei. All'inizio il programma era di prendere coraggio e accettare la proposta di andare con le mie compagne di classe, ma l'amico che conosco meglio è partito in vacanza quindi mi sarei sentita fuori luogo. Con la mia amica erano già in troppi. Insomma, una serie di cose ha voluto che restassi a casa, ma sinceramente non mi è dispiaciuto affatto. Ho fatto la pizza e il dolce con mia sorella, ed ho anche assaggiato tutto.
• Situazione cibo/centro: Qui ci sarebbe un sacco da dire. In breve ho parlato allo psichiatra degli attacchi di panico, delle ossessioni che mi fanno impazzire. Lui mi ha dato questo periodo delle vacanze di pausa, il 13 ho l'appuntamento e inizieremo a parlare di terapia con gli psicofarmaci. A me questa cosa fa paura. Io ho sempre fatto di tutto per non prenderli, ho il terrore che peggiorino la situazione. Ma da una parte non posso nemmeno rischiare di fare un mese di assenze a scuola o pesino di lasciarla visto che questo stato mi impedisce seriamente di andarci in alcuni giorni. E giuro che ho pensato di farla finita.
Se lo ritengono necessario vedrò se sarà di supporto ma la paura è tantissima. Io che ho sempre ritenuto di essere una persona equilibrata. Ho la convinzione che i farmaci possano risolvere il sintomo, ma non il problema alla base. E questo è grave. Io sono andata in psicoterapia per questo, ma fino ad ora non mi pare di aver scoperto grandi cose. A parte il fatto che è insito nel mio carattere essere così rigida e ossessiva. Nella mia vita ho sempre avuto questo tipo di comportamento su altre cose, ho capito che il controllo del cibo era una conseguenza scontata. Lo psichiatra dice che è il circolo ossessivo che peggiora gli attacchi di panico.. Che se lo aspettavano che col piano alimentare impazzissi. Qui arriviamo al rapporto col cibo, in generale sono meno tranquilla, vivo tutto con più rigidità di prima, la qualità degli alimenti mi ossessiona di più, ma è come se ne avessi sentito il bisogno. Non penso che dipenda dal piano alimentare, visto che durante questo mese e più l'ho preso come una guida e non mi ci sono mai ossessionata. Ma penso che sia stato proprio un bisogno. Non ho eliminato particolari cose perché davvero, non ne sarei capace e non mi salterebbe in mente di eliminare i carboidrati a cena. E infondo so che non è quello che voglio. Ma certamente ho mangiato meno del solito nell'ultimo periodo, la dietista mi ha detto di aver perso qualcosa, ma sinceramente non mi sono accorta di nulla, anzi. Io sono convinta che sia stato anche l'effetto post-ciclo che mi a sgonfiare un po'.
In conclusione dopo la visita del 23 dicembre avevamo deciso di affidare la mia alimentazione a mia madre, ma io davvero non riesco a fidarmi. Lei fa tutto a occhio, e non ci pensa nemmeno a mettersi a pesare le cose.
Nonostante ciò sono riuscita a gestire le varie cene e pranzi, ho assaggiato tutto e non mi sono negata le cose.
Però mi sento instabile e boh, mi sembra di vivere continuamente lo stesso calvario.
Questi giorni di vacanza mi stanno sfuggendo di mano, non voglio che finiscano così in fretta. Non riesco a godermeli completamente.
Penso di essere riuscita ad aver detto tutto..
Scusate l'assenza, sentivo il bisogno di scrivere e fare un aggiornamento.
Mi sono resa conto che è un anno che ho aperto questo blog, volevo RINGRAZIARVI, DALLA PRIMA ALL'ULTIMA. E se non fosse stato per questo blog non avrei conosciuto persone così meravigliose, non avrei conosciuto l'unica persona che ha salvato quest'anno che non so nemmeno come definire.